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20 agosto 2012 1 20 /08 /agosto /2012 14:17

Questa nebbia... avvolge l'anima in una stretta che non lascia respiro. E il fuoco che brucia dentro, è un cancro velenoso che non da spazio alla pace. Ah, se solo si potesse tornare a quel giorno lontano, in cui le braccia aperte al mondo, erano avvolte da un vento fresco. Era un alito di vita quel dolce sentire, smuoveva le spighe di grano, là, in quel campo che cantava nel suo sacro silenzio.

Ma la certezza è morta, lentamente, mentre la vita ha cambiato i quesiti. E' una fiamma ardente questa ribellione nell'anima. E' una rotta remota che spinge il cuore a lasciare il porto e a prendere il largo verso un orizzonte di incertezze. Il tempo scorre a rilento. E le lacrime, timide gocce di paure infantili, lasciano spazio alla roccia di uno sguardo che sfida il mondo. 

Tace quella rosa che sapevi, sarebbe stata eternamente tua, e tace il verbo sotto una decisione che toglie luce e vita a questo fiore abbandonato. Disse la volpe al bambino: "L'essenziale è invisibile agli occhi. E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante". 

Che perdoni questo fiore, questo rarissimo e bellissimo fiore; che perdoni il bambino per aver deciso di prendere il largo, abbandonando così un porto sicuro. Che perdoni, questa rosa di colore oltremare, l'egoismo e l'anarchia che ha spinto questo fanciullo dai capelli color del grano, ad allontanarsi, lasciando tutto ciò che si era costruito insieme. 

E muore la voce sotto il peso di questa realtà. E l'anima graffia il cuore, mentre un sospiro di emozioni avvolge un silenzio che pare infinito. "Perdonami", dice il bambino mentre volta le spalle alla sua rosa. "Perdonami se ti abbandono". Lo zaino sulle spalle, pesa. Ma non importa. "Perdonami, ma lasciami andare". La rosa, protetta dalla sua campana di vetro, osserva il fanciullo partire. E piange, silenziosa, mentre un petalo cade, sfiorando il suolo.

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  • Beatrice Zoccatelli
  • Camminare all'aperto, di notte, 
sotto il cielo silente, lungo un corso d'acqua che scorre quieto, è sempre una cosa piena di mistero, e sommuove gli abissi dell'animo... (Herman Hesse)
  • Camminare all'aperto, di notte, sotto il cielo silente, lungo un corso d'acqua che scorre quieto, è sempre una cosa piena di mistero, e sommuove gli abissi dell'animo... (Herman Hesse)

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