22 marzo 2013
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13:09
Dacchè le tenebre si sono schiuse
e le candele discolte,
la luna sai, non sarà più eguale.
E di quelle ore appannate
e nella neve acasciate,
ne rimane solo un frammento.
L'odore inteno dei baci di caffè
e delle carezze al tabacco,
giace come inchiostro indelebile
su questa pagina sbiadita.
Fredda è la notte
che hai saputo scaldare.
Come il cuore muto
di un gabbiano d'inverno;
come il molo scheggiato,
di un pomeriggio di temporale.
Ora è il tramonto
su questa panchina sfregiata.
Il rumore che sale e che scende
in un dolce cullare di sogni proibiti,
tramonta con il sole
e con la notte dei giorni.